Quante volte ti sarà capitato di fare la classica prova dell’alito, soffiando sul palmo della mano aperta.
Se facendolo quello che senti è un odore sgradevole, allora vuol dire che potresti soffrire di alitosi.
Vediamo insieme quali sono le 4 cause principali e alcuni rimedi.
Alitosi: che cos’è?
L’alitosi, o alito cattivo, è la conseguenza di alcuni disturbi o comportamenti scorretti.
Individuarne la causa scatenante è il primo passo per risolvere il problema.
Le cause dell’alitosi
Le cause sono molteplici e di seguito vogliamo descrivertele in dettaglio.
Presenza di placca batterica
Se l’igiene orale non viene curata attentamente, si ha un progressivo accumulo di placca su denti e gengive.
Il metabolismo dei batteri che costituiscono la placca produce gas che una volta emessi durante la fonazione vengono percepiti come maleodoranti.
La placca può essere rimossa tramite una precisa igiene domiciliare utilizzando lo spazzolino, il filo interdentale e/o scovolino.
Inoltre, è fondamentale utilizzare anche il netta lingua per la rimozione della placca dal dorso della lingua.
Carie dentale o eruzione di un dente del giudizio
la presenza di alitosi può essere un utile campanello d’allarme nella diagnosi precoce di carie.
I residui di cibo che restano fra dente e dente, ad esempio, vengono facilmente utilizzati dalla placca batterica come sostanze nutritive per accrescere in numero.
Conseguentemente, gli acidi del metabolismo batterico inducono una perdita di tessuto mineralizzato (demineralizzazione) che nel lungo periodo si traduce in una carie dentale.
Nel caso invece di un dente del giudizio non sono ancora spuntato del tutto, la sua corona si trova parzialmente coperta dalla gengiva, che ne costituisce una sorta di cappuccio sotto cui possono infilarsi i batteri.
Essendo anaerobi, questi microrganismi non hanno bisogno dell’ossigeno per vivere e quindi possono proliferare per tutto il tempo di crescita del dente, fino a quando non eromperà definitivamente, creando gas maleodoranti.
Il fumo di sigaretta
All’interno del fumo si trovano anche diverse sostanze tossiche che introdotte a livello della bocca, si depositano sulle mucose e ne penetrano la superficie.
Inoltre, il fumo di sigaretta riduce notevolmente la salivazione, che svolge l’importante compito di “lavare” i denti: se questa viene meno e l’igiene orale è scarsa, si ha un aumento della carica batterica (la placca dentale) e conseguentemente anche dei gas responsabili dell’alitosi.
L’alitosi alimentare
L’alimentazione può influire fortemente sull’emissione di gas sgradevoli dalla bocca.
Alcuni cibi, come ad esempio l’aglio e la cipolla, contengono sostanze che vengono liberate dalla nostra bocca durante la digestione.
Anche le diete squilibrate possono determinare la produzione di sostanze provocatrici dell’alito cattivo: nelle diete iperproteiche, a base di latticini, pesce e carne, si ha un metabolismo della placca batterica orale accelerato accompagnato dalla produzione di zolfo, la sostanza alla base dell’alitosi.
In conclusione, l’alitosi può avere dunque molte cause e che in genere è una condizione temporanea non preoccupante.
Se l’alitosi si protrae nel tempo e se si associano anche altri sintomi, quali il sanguinamento delle gengive e/o la fuoriuscita di pus dalle stesse gengive, ti consigliamo di fissare la visita con il tuo odontoiatra.
Dott. Alberto Gioacchini