Gli impianti dentali

Quando il dente non c’è più, arrivano in aiuto gli impianti dentali. Ma cosa sono e come funzionano? Vediamolo insieme.

Che cos’è l’implantologia dentale?

L’implantologia dentale è quella terapia odontoiatrica che, in zone di osso mascellare o mandibolare ormai prive di denti, consente l’inserimento di strutture in titanio, gli impianti appunto, in grado di sostenere le protesi dentali progettate per il recupero anatomico e funzionale degli elementi dentari persi.

Il principio biologico su cui si basa è l’osteointegrazione: l’osso circostante compenetra nell’impianto fino ad “integrarlo” in modo quasi assoluto, conferendogli stabilità. Il periodo necessario perché il fenomeno della osteointegrazione osso-impianto si completi è di circa quattro mesi, per gli impianti inseriti nell’arcata mandibolare, e sei mesi per quelli posizionati su arcate mascellari. Questi tempi sono però modificabili in specifici casi clinici, anche arrivando, grazie a particolari tecniche, alla possibilità di poter utilizzare gli impianti come base di una protesi dentaria subito dopo l’inserimento dell’impianto nell’osso.

Gli impianti odierni sono dispositivi medici altamente tecnologici per lo più realizzati in titanio, trattato superficialmente in base alle caratteristiche industriali di costruzione; sopra l’impianto vengono alloggiate e fissate protesi dentarie di vario tipo, a seconda della riabilitazione da eseguire: di tipo fisso, che simulano quasi in modo assoluto la dentatura naturale, ma anche come supporto per ricostruzioni di tipo rimovibile dando alla “dentiera” una stabilità ottimale.

Quando si utilizzano?

Oggi gli impianti hanno una prognosi di sopravvivenza elevata ( >90% di impianti stabilmente mantenuti a 10 anni dall’inserimento); questa altissima percentuale di successo è legata alle approfondite valutazione preliminari del dentista sia verso lo stato di salute generale del paziente, sia verso le specifiche anatomiche, funzionali e protesiche.

Non tutti i pazienti sono adatti a questa terapia. Oltre alla situazione clinica, vi sono controindicazioni per la presenza di una grave forma di patologia diabetica, di alcune patologie immunitarie e altri specifici stati legati a pregresse patologie del distretto testa-collo. L’età è una variabile condizionante solo per le epoche dello sviluppo. Il fumo è invece una delle cause che può portare all’insuccesso della terapia. L’implantologia dentale, unitamente ai nuovi materiali protesici, consente oggi di ottenere il raggiungimento di risultati funzionali ed estetici ottimali, molto vicini a quelli della dentatura naturale, ma la condizione preliminare del successo è la preparazione del dentista e la qualità dei materiali utilizzati. Più di ogni altra prestazione odontoiatrica, in implantologia la qualità è un fattore determinante.

Tratto da “il tuo dentista informa” a cura di A.N.D.I

 

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