Quante volte avrai detto o sentito dire “ho l’acquolina in bocca”, ma ti sei mai chiesto cosa significa e come si verifica questa condizione? Vediamola insieme.
L’acquolina in bocca non è altro che un aumento di salivazione che, come avrai notato, accade quando vediamo o sentiamo l’odore di una bevanda o di un cibo che ci piace e che vorremmo gustare.
Quando mangiamo e beviamo, infatti, accade che i calici gustativi, cioè papille gustative sulla lingua, mandano uno stimolo nervoso al centro del gusto situato nel cervello, che di risposta al sapore mette in azione le ghiandole salivari. Queste ultime, chiamate in causa, si preparano a produrre saliva per iniziare la digestione del cibo.
Questo è un processo può essere scatenato anche quando non stiamo mangiando, ma semplicemente vediamo o sentiamo l’odore del cibo: in questo caso si parla quindi di riflesso incondizionato. Esiste anche la possibilità di condizionare i riflessi e l’esempio più famoso è il riflesso condizionato di Pavlov.
Ivan Pavlov scienziato russo, elaborò il concetto agli inizi del ‘900 in seguito ad esperimenti sui cani. Questi associava la presentazione di carne ai cani al suono di un campanello, alla fine era sufficiente il solo suono del campanello per determinare salivazione. La salivazione era perciò indotta da uno stimolo condizionante.
In conclusione, far venire l’acquolina in bocca significa eccitare il desiderio di cibo o bevande, ma anche, per estensione figurativa, di altre cose!